Skip to content

Monitoraggio della qualità ambientale nell’area marina interessata dall’incidente della nave Costa Concordia

Monitoraggio della qualità ambientale nell’area marina interessata dall’incidente della nave Costa Concordia

Isola del Giglio 13 gennaio 2012

Pubblicato il:
Scarica PDF
Monitoraggio della qualità ambientale nell’area marina interessata dall’incidente della nave Costa Concordia

Il presente lavoro costituisce una sintesi dei risultati del monitoraggio ambientale effettuato da questa agenzia, in seguito al naufragio della M/N Costa Concordia presso l’isola del Giglio, avvenuto il 13 gennaio 2012, integrato con i dati rilevati dall’Università di Siena per conto della Regione Toscana e dall’Università La Sapienza di Roma  per conto di Costa Crociere.

In una prima fase di emergenza, immediatamente successiva all’evento, le indagini di ARPAT e ISPRA erano le uniche fonti di informazione; successivamente, in seguito alle prescrizioni della Conferenza di Servizi del 15 maggio 2012, della individuazione del progetto di rimozione e dell’assegnazione del relativo appalto, nelle attività di monitoraggio è intervenuta direttamente anche la società armatrice.

L’area di impatto del relitto e del cantiere per la sua rimozione, è oggetto del monitoraggio diretto da parte di ARPAT relativamente alla contaminazione delle acque esterne alla Costa Concordia: l’esecuzione dei lavori nel rispetto del progetto approvato in occasione della Conferenza di Servizi e la mitigazione possibile dell’impatto, viene assicurata attraverso le prescrizioni impartite dall’Osservatorio, mentre il monitoraggio all’interno di tale zona, è effettuato da Costa Crociere (mediante l’Università La Sapienza di Roma) secondo il piano approvato dall’Osservatorio.

Da quanto risulta fino a questo momento, come meglio descritto in seguito, l’area di cantiere andrà a costituire sicuramente una zona di danno certo. ARPAT ha svolto le proprie attività secondo le indicazioni contenute nel Piano di Monitoraggio della Qualità Ambientale, proposto da ARPAT insieme ad ISPRA e approvato dal Comitato Tecnico Scientifico a supporto del Commissario delegato, nel febbraio 2012, prorogato fino a dicembre 2013

È disponibile anche la versione sfogliabile della pubblicazione (sito Web esterno, si apre in una nuova finestra)

Monitoraggio della qualità ambientale nell’area marina interessata dall’incidente della nave Costa Concordia
Anno di pubblicazione: 2014
A cura di: Marcello Ceccanti ARPAT, Area Vasta Costa, Marcello Mossa Verre ARPAT, Area Vasta Costa
Pagine: 37

Potrebbero interessarti anche

L'attività di ARPAT nel monitoraggio dei cetacei, delle tartarughe e dei grandi pesci cartilaginei anno 2023 e le serie storiche

Biodiversità
L'attività di ARPAT nel monitoraggio dei cetacei, delle tartarughe e dei grandi pesci cartilaginei anno 2023 e le serie storiche

PFAS: prima investigazione su vertebrati marini spiaggiati lungo le coste della Toscana

Biodiversità
PFAS: prima investigazione su vertebrati marini spiaggiati lungo le coste della Toscana

Monitoraggio e gestione sostenibile della Posidonia Oceanica: quali strumenti per le amministrazioni locali?

Biodiversità
Monitoraggio e gestione sostenibile della Posidonia Oceanica: quali strumenti per le amministrazioni locali?